domenica 3 agosto 2014

Indaco


Il colore indaco nasce tra il blu e il viola e corrisponde alla mezzanotte, il suo complementare è il giallo oro ovvero il mezzogiorno; il nome indaco deriva dalla pianta indigofera tinctoria originaria dell'India, che per secoli è stata esportata in tutto il mondo per il suo potente potere colorante per il blu. Con l'indaco si entra nel mondo al di là dei nostri cinque sensi, cioè il metafisico: infatti a differenza degli altri colori primari o secondari l'indaco è l'accentuazione di un blu profondissimo che fa i conti con la luce che si allontana, il colore degli Dei. 
Nei giorni della settimana è il sesto, il venerdì, il pianeta che rappresenta è Venere. L'indaco corrisponde al centro energetico del terzo occhio, l'Aina chakra, situato fra le sopracciglia. Nella medicina ayurvedica la polvere di indaco viene usata contro il morso dei serpenti cobra. Gli uomini blu del Sahara, i Tuareg, tuttora usano l'indaco per il suo potente potere raffreddante, infatti i tessuti tinti di questo colore hanno un forte potere termoisolante. 

Essendo il colore più freddo è utile per la riflessione e la meditazione, per oltrepassare l'essere fisico e psichico; è fortemente rilassante, cura le ossessioni, le paure, le irritabilità. Come il  blu è un colore freddo per tanto ha un'effetto rinfrescante e calmante, tanto che usato propriamente un bagno di indaco può addirittura lenire il dolore. 
Controlla la parte inferiore del cervello, gli occhi e l'ipofisi, ottimo purificatore del sangue, ha la capacità di equilibrare i nostri organi di senso per renderli più sensibili, in generale ha un'effetto calmante e anestetico per vie respiratorie, nasali, occhi etc. Tonifica i muscoli e la pelle, benefico in presenza di intossicazioni, infiammazioni, dolore, cataratta, ipertiroidismo, agisce sui sensi aumentando il tono dell'umore in caso di malinconia o di leggeri stati depressivi. 

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